14/11/2007
Nun te reggae più
Ebbene si, a volte ritornano. Lo diceva un noto lungometraggio thriller, ma è ancora più che valido visto quello che accade in questi giorni in Senato. Dini minaccia la maggioranza grazie al suo enorme peso politico (3 e dico 3 senatori) e dice di avere le mani libere (o il portafoglio vuoto?!) nel voto per la legge finanziaria. Mastella invece...dice no anche lui perchè?!?! gli stipendi dei manager pubblici sarebbero, a quanto dice, inadeguati, troppo bassi a confronto di chi lavora, ad esempio, in tivvù.....eeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhh?!?!?! di chi lavora dove?!?!...come si dice qui: "Ma cos'è, matto?!?!". Quindi il Governo dello stressatissimo Prodi deve tentare di ricucire gli strappi, tentare di far capire a Mastella che i manager pubblici dovrebbero essere rapportati a categorie lavorative maggiormente aderenti alla realtà, diciamo.
Oggi, quindi, vedremo, se la sottile diplomazia in seno al governo avrà sortito il suo effetto.
Leggo adesso da Repubblica.it che Mastella ha detto SI, votiamo l'art. 91! Bene, ma prima di mettersi ai fornelli per preparare una sontuosa Carbonara, aspettiamo bene le votazioni. Se si arriva a mangiare il panettone (espressione tanto cara al gergo calcistico, coniata dall'immaginifico Gianni Brera, nun te reggae più) non lo sappiamo..dunque gaudeamus igitur, ma non troppo!
LA CARBONARA
L'origine degli spaghetti alla carbonara è alquanto combattuta: qualcuno la attribuisce ai carbonari umbri che avrebbero fatto conoscere questo piatto ai romani nel diciannovesimo secolo, qualcun'altro invece sostiene che l'inventore sia Ippolito Cavalcanti, nobile napoletano che pubblicò questa ricetta in un suo libro.
Si dice anche che questo piatto nacque durante la seconda guerra mondiale quando gli Americani portarono in grandi quantità il bacon e le uova in polvere, che facevano parte delle razioni militari; dall´estro dei cuochi romani nacque cosi questo piatto semplice e al tempo stesso molto gustoso.
Mentre gli spaghetti sono in cottura tagliate il guanciale in dadini o listarelle.
Mettetete il guanciale in un tegame con l´aggiunta dell´olio e fatelo friggere fino a quando il grasso non sia diventato trasparente leggermente croccante.
Sbattete intanto le uova in una ciotola e unite il pecorino, il pepe (secondo i gusti) e aggiustate di sale se ce ne sarà bisogno.
Scolate la pasta e unite immediatamente il guanciale alle uova sbattute, e senza saltarla sul fuoco, amalgamatela alla salsa precedentemente preparata.Servite gli spaghetti alla carbonara immediatamente e all´occorrenza aggiungete altro pecorino e pepe nero macinato
La pasta prediletta dagli amanti della carbonara, sono senza dubbio gli spaghetti, anche se, dato il particolare tipo di condimento molto cremoso, non sono da disdegnare altri tipi di pasta lunga, come ad esempio spaghetti alla chitarra, di sezione quadrata, oppure i vermicelli, più grossi degli spaghetti, o i bucatini, con foro centrale.
Naturalmente si consiglia l'accompagnamento con un ottimo vino, naturalmente rosso, magari un novello, visto che è ilmsuo momento, altrimenti un negramoaro salentino non sarebbe male!
11:00 | Link permanente | Commenti (1) | Tag: carbonara, spaghetti, richy cunningham, ralph malph, Mastella
13/11/2007
Tant par tacher
19:20 | Link permanente | Commenti (0) | Tag: tiro, mancino, attimo, nesta
02/11/2007
A TRIBUTE...PART 4
Dalle notizie di questi giorni siamo tentati dal chiudere la porta in faccia all'est europa!!!certo come in ogni paese c'è la delinquenza ma c'è anche tanto da capire e da apprendere come cultura, tradizioni, cucina, modi ed usanze...salvo poi scoprire quanto possono essere vicine a noi senza che neanche ce lo immaginiamo!...Nessuno ha mai detto che l'integrazione è cosa che si risolve in due minuti, ci vuole tempo, ci vuole pazienza, ci vuole costanza, ci vuole reciproco rispetto, ci vuole fermezza, come per:
IL RAGù DI CARNE:
Ragù è un termine di origine francese (ragôut, sostantivo derivato da ragoûter - risvegliare l'appetito) utilizzato per indicare una salsa generalmente a base di carne e pomodoro, o un intingolo composto di vari ingredienti. Per estensione il termine è spesso utilizzato come sinonimo di sugo.
L'Accademia Italiana della Cucina e l'associazione Confraternita del Tortellino hanno depositato a partire dagli anni 70 le ricette ufficiali di alcuni piatti tipici presso la Camera di Commercio di Bologna, tra le quali troviamo anche il ragù bolognese.
Tra le particolarità della ricetta del ragù bolognese, la più importante è certamente quella del taglio di carne di manzo utilizzato nelle preparazione, la cartella, un taglio ricco di grasso vicino alla pancia che, insieme alla pancetta, determina l'untuosità tipica di questo sugo.
Ormai poche famiglie producono il ragù con la cartella, preferendo un macinato più magro. Anche la pancetta ormai è stata sostituita dall'olio extravergine di oliva, e anche il latte non è utilizzato da tutti. Infine, viene usato molto più pomodoro rispetto alla ricetta originale, ossarvandola bene si comprende come il ragù bolognese non si possa di certo definire un sugo a base di pomodoro!
Queste modifiche, che sicuramente faranno storcere il naso ai puristi, vanno prese per quello che sono ovvero una rivisitazione in chiave moderna della ricetta. Attualmente il ragù bolognese viene mangiato anche tutti i giorni e la ricetta tradizionale non potrebbe soddisfare in modo ottimale i bisogni nutrizionali delle persone del terzo millennio, facendole sicuramente andare in sovrappeso. Il ragù tradizionale rimane sicuramente il più valido per le occasioni particolari.
Il ragù bolognese è utilizzato per condire qualunque tipo di pasta, sicuramente l'abbinamento più tradizionale è quello con le tagliatelle all'uovo o (arricchito con la besciamella) con le lasagne al forno.
- pancetta (di tipo dolce) 150 g
- carota gialla 50 g
- costa di sedano 50 g
- cipolla 50 g
- salsa di pomodoro 5 cucchiai ovvero estratto TRIPLO 20 g
- vino bianco/rosso 1/2 bicchiere
- 200 g di latte intero
Preparazione: si scioglie nel tegame la pancetta tagliata a dadini, e tritata con la mezzaluna. Si aggiungono le verdure ben tritate con la mezzaluna e si fanno appassire dolcemente. Si aggiunge la carne macinata e la si lascia, rimescolando sino a che "sfrigola"; si mette il 1/2 bicchiere di vino e il pomodoro allungato con un poco di brodo, e si lascia sobbollire per circa 2 ore, aggiungendo volta a volta il latte, e aggiustando di sale e pepe nero.
Facoltativa ma consigliabile l'aggiunta a cottura ultimata della panna di cottura di 1 litro di latte intero.
12:37 | Link permanente | Commenti (2) | Tag: Ragù, est europa, carne, bologna, reginaldo