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02/12/2008

Waaaasssuuuup?!?!?

 

 

Ecco come esemplificare gli ultimi otto anni d'america e ahimè del mondo. Semplice ed efficace, come solo la satira e la comicità sanno fare. Di più non si può dire, sarebbe inutile e superfluo. E' però da segnalare come gli USA davanti alla più grossa recessione dal '29 hanno scelto un vero progressista. Non hanno avuto la classica reazione dettata dalla paura e puntano decisi verso il cambiamento. Noi qui in Italia ci rifugiamo, scappiamo, ci chiduiamo e non riusciamo ad evadere da questa sensazione. L'unica sarebbe un cambiamento radicale che moli auspicano ma che nessuno qui in realtà vuole. Perchè?!ci vuole tempo, l'Italia è un paese da hic et nunc, quasi punk nella sua idea del no future. E questo ce ne accorgiamo dalle azioni del governo in carica. Si è costretti ad appendersi a sky e all'aumento dell'iva su di essa per palesare al paese il conflitto di interesse oramai in metastasi. Ma si è detto abbiamo paura, sebbene stiamo raschiando il fondo del barile!

 

 

TIRAMISU'

 

Ingredienti
4 uova
4 cucchiai di zucchero non colmi
1 confezione piccola di panna da montare
200-250 g di mascarpone
una confezione di savoiardi o pavesini
caffè
cacao amaro

Preparazione
Preparate abbondante caffè e lasciate raffreddare.
Separare in due coppe i tuorli e gli albumi.
Unite ai tuorli lo zucchero e montate bene fino ad ottenere un composto molto cremoso.
Montate gli albumi.
Montate la panna.

Mescolate i tuorli con lo zucchero e la panna, poi aggiungete gli albumi che dovete miscelare delicatamente.
In ultimo aggiungete il mascarpone, se restano i grumi potete anche usare le fruste a velocità bassa.

Preparate una tortiera (o altro a piacimento) in cui porre i savoiardi dopo averli inzuppati nel caffè tiepido.
Una volta ultimato uno strato, versarci una parte del composto. Ricoprire con un altro strato di savoiardi e completare con la crema restante.
Spolverizzare con il cacao amaro.

Lasciare riposare in frigo per almeno mezza giornata.

13/10/2008

Zucca!

Cofferati, a sorpresa, annuncia che non si ricandiderà al Palazzo d'Accursio per i prossimi cinque anni. e qui ritorna la Domanda che attanaglia la sinistra mondiale dal 1919: "Che fare?". Cominciano ad uscire i primi nomi, le prime candidature con o meno importanza e risalto. L'amministrazione del Coffy si è contraddistinta per essere ante litteram orientata alla legalità fino, delle volte, a provvedimenti che non hanno risolto i problemi che si paravano innanzi. Spesso è andato a cozzare contro realtà che probabilmente meritavano un approfondimento maggiore. Un punto a favore, però, è che ha personalità e carisma e quindi attira voti di chi, come me, non è stato per niente soddisfatto dalla sua gestione di sindaco.

Vediamo il PD cosa ci proporrà, vediamo se le primarie saranno ancora una volta pilotate e se uscirà un candidato che si proponga di fare di questa città un laboratorio fdi nuove politche sociali, ambientali, abitative. Speriamo. Io sono il primo che sogna una città che si riesca veramente a porre davanti, che possa fare da avanguardia alle future politche della sinistra di questo paese. Attendiamo.

 

Gnocchi di zucca
Ingredienti:
4 uova
500 gr. di zucca cotta
4 cucchiai di parmigiano
50 gr. di burro
farina di grano duro
sale e pepe q.b.

Preparazione:
Tagliate la zucca a pezzetti, levate la scorza ed i filamenti interni. Mettetela in un tegame con un pezzetto di burro ed un pizzico di sale. Copritela e fatela cuocere, a fuoco basso, fino a quando non si sarà completamente disfatta. Versate la zucca in una ciotola capiente e servendovi di una forchetta riducetela in purea. Fatela raffreddare. Rompeteci dentro le uova intere, aggiustate di sale, unitevi il parmigiano, una macinata di pepe nero ed una di noce moscata. Con un mestolo di legno mescolate bene e cominciate, poco per volta, ad aggiungere la farina fino a formate un impasto consistente. Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua e, quando comincerà a bollire, unitevi un filo díolio d'oliva ed il sale. Prelevate, con un cucchiaino, delle piccole dosi dall'impasto e versatele nellíacqua bollente, facendole cuocere fino a che non tornano a galla. Levatele, facendole ben sgocciolare e versatele in una zuppiera. Conditele a piacimento con burro e salvia oppure con ragù di carne.

11/07/2008

Il Punto della situazione

E' venerdì (meno male). Fa caldo masi mantiene sopportabile considerato che per la respirazione non servono le branchie. Nessun programma di rilievo per questo eccitante fine settimana. Il TG4 ieri diceva che il problema dei rifiuti a Napoli è risolto. La Camera degli imputati (così come disse mia zia in un "involontario?" lapsus) ha approvato il Lodo Alfano (l'impunità per le quattro cariche dello Stato più importanti, leggi cav. Banana e Schifani). Il PD è il partito ombra dell'opposizione. Recessione, le famiglie italiane risparmiano sui beni di lusso, ad esempio il pane. Di Pietro ha fatto vedere a Vater che esiste la scoietà civile e che dovrebbe essere presa seriamente in ascolto. La solita stampa eversiva non ha rivelato un particolare essenziale della Lewinski de noantri: la Carfagna, in realtà, ha consumato non la fellatio cosa che i soliti maldicenti hanno pensato e continuano a reputare una assurdità, ma bensì la famosa portata estiva: la Fellata (La fellata non è altro che una serie di salumi paesani tipici napoletani disposti su di un piatto da portata molto grande. Questo antipasto comprende : salame napoli, capicollo, pancetta , provolone fresco o caciocavallo o mozzarella di Bufala in alcune zone come nel Casertano).

 

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