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13/10/2008

Zucca!

Cofferati, a sorpresa, annuncia che non si ricandiderà al Palazzo d'Accursio per i prossimi cinque anni. e qui ritorna la Domanda che attanaglia la sinistra mondiale dal 1919: "Che fare?". Cominciano ad uscire i primi nomi, le prime candidature con o meno importanza e risalto. L'amministrazione del Coffy si è contraddistinta per essere ante litteram orientata alla legalità fino, delle volte, a provvedimenti che non hanno risolto i problemi che si paravano innanzi. Spesso è andato a cozzare contro realtà che probabilmente meritavano un approfondimento maggiore. Un punto a favore, però, è che ha personalità e carisma e quindi attira voti di chi, come me, non è stato per niente soddisfatto dalla sua gestione di sindaco.

Vediamo il PD cosa ci proporrà, vediamo se le primarie saranno ancora una volta pilotate e se uscirà un candidato che si proponga di fare di questa città un laboratorio fdi nuove politche sociali, ambientali, abitative. Speriamo. Io sono il primo che sogna una città che si riesca veramente a porre davanti, che possa fare da avanguardia alle future politche della sinistra di questo paese. Attendiamo.

 

Gnocchi di zucca
Ingredienti:
4 uova
500 gr. di zucca cotta
4 cucchiai di parmigiano
50 gr. di burro
farina di grano duro
sale e pepe q.b.

Preparazione:
Tagliate la zucca a pezzetti, levate la scorza ed i filamenti interni. Mettetela in un tegame con un pezzetto di burro ed un pizzico di sale. Copritela e fatela cuocere, a fuoco basso, fino a quando non si sarà completamente disfatta. Versate la zucca in una ciotola capiente e servendovi di una forchetta riducetela in purea. Fatela raffreddare. Rompeteci dentro le uova intere, aggiustate di sale, unitevi il parmigiano, una macinata di pepe nero ed una di noce moscata. Con un mestolo di legno mescolate bene e cominciate, poco per volta, ad aggiungere la farina fino a formate un impasto consistente. Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua e, quando comincerà a bollire, unitevi un filo díolio d'oliva ed il sale. Prelevate, con un cucchiaino, delle piccole dosi dall'impasto e versatele nellíacqua bollente, facendole cuocere fino a che non tornano a galla. Levatele, facendole ben sgocciolare e versatele in una zuppiera. Conditele a piacimento con burro e salvia oppure con ragù di carne.

Commenti

Eh no, cugì mi dispiace ma non condivido, anche se non abito a Bologna e non conosco da vicino i problemi della città...
Cofferati, il quale anni fa era stato ad un passo dalla candidatura come presidente del consiglio dell'ulivo (ricordiamo?), è stato mandato affanculo a bologna, in un terreno difficilissimo. D'alemino e veltronino, l'hanno lasciato da solo, escludendolo dal partito, emarginandolo quando doveva prendere decisioni impopolari, come lo sgombero del campo nomadi sotto al fiume, che se fosse straripato avrebbe portato conseguenze enormi.
Cofferati ha portato avanti il vero aspetto che un partito di sinistra dovrebbe avere come cavallo di battaglia...LA LEGALITA'! e invece no, tutti a crogiuolarsi su altre minchiate.
Può aver sbagliato, è vero, ma era l'unico baluardo vero rimasto nel partito. E l'altra sinistra (quella meno teodem) dorme.
Ora ci serve un miracolo

da un cittadino governato (?) da gianni alemanno

Scritto da: matteo | 14/10/2008

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