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19/10/2007

SLOW LIFE...

Leggendo il quotidiano stamane (gran bella abitudine) leggo che la leader del partito democratico (ALT! non il nostro democratico ma un democratico inteso come vera alternativa ad un regime palesemente, riconosciuto come tale dagli USA in primis e poi da tutti le democrazie "occidentali", militare) pakistano la Beanzir Bhutto è tornata dopo OTTO anni di esilio "volontario" nel suo paese in vista delle prossime elezioni, per sfidare l'attuale presidente Musharraf. Grande notizia, perchè il Pakistan, data la sua posizione estremamente strategica nella nuova geopolitca post 11/9/2001, può veamente rappresentare un motore democratico per l'area visto anche che lo potrebbe guidare, tralaltro, una donna (ebben si, una donna potrebbe governare in Pakistan ma qui in Italia non se ne vede neanche l'ombra di un passo così..pensa alle volte...).  Figurarsi se gliela facevano passare liscia. Infatti dopo ore di marcia inseme a migliaia di persone che accompagnavano il suo ritorno è esplosa l'ennesima autobomba con annesso kamikaze. L'obbiettivo era, naturalmente, ucciderla. Ma invece hanno spazzato via 150 persone insieme a 400 feriti. Sono rimasto interdetto, ma non ovviamente perchè tentavano di ucciderla, neanche perchè hanno messo un autobomba. 

Lo sbigottimento viene da considerazioni di carattere antropologico e sociale sull'uomo contemporaneo. Mi si dice: "siamo nel 2007: viaggi in aereo dovunque, hai accesso tramite il web all'intero pianeta, la ricerca permette di rimediare alle storture genetiche..." in due parole il fantastico villagio globale. Ebbene. Questa globalizzazione, e ripeto questa, ha provocato enormi distorcimenti della realtà, si corre troppo. Si vuole ogni cosa hic et nunc. Bisognerebbe tornare ad uno spazio temporale dilatato, tale da permettere il ragionamento, tale da dare all'uomo la possibilità di pensare, riflettere, ragionare, considerare. Servirebbe, ma lo si dice oramai da troppo tempo che pare essere diventata una banalità, una globalizzazione diversa e tendente all'umanizzazione dei rapporti. Oramai vedere le immagini dal fronte mediorientale è diventata abitudine, non ci si fa caso.  Sarebbe il caso di prendersela con calma e ricombinare il tutto, ma soprattutto ricombinare l'uomo.

 Per questo la tavola diventa un momento di aggregazione fondamentale, e può essere sicuramente uno spazio dove ricombinare e ricollocare la dimensione dei rapporti interpersonali. Mi dicevano, e dovrebbe diventare un vero grido di battaglia, a tavola non si invecchia...dunque lasciamo che il tempo non ci riguardi, solo così il tempo ci può appartenere.

 

 TAGLIATELLE ALLA CARRATTIERA

 

 

Ingredienti per 4 persone:

tagliatelle gr. 400
funghi secchi gr. 40
olio d'oliva
aglio
ventresca di tonno gr. 100
peperoncino
pomodoro gr. 500

PREPARAZIONE E COTTURA: Mettere i funghi secchi a bagno in acqua tiepida per farli rinvenire e poi scolarli con un passino. Portare ad ebollizione la pentola per la cottura della pasta. In un tegame mettere l'olio a scaldare aggiungere l'aglio tagliato a fette non troppo piccole e far imbiondire, aggiungere i funghi poi il tonno, il peperoncino, il pomodoro e regolare di sale. Lasciare restringere bene. Scolare la pasta e aggiungerla al condimento. Servire subito.