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02/07/2008

Un Grasso...grazie (era ora che qualcuno lo dicesse)

«Lucignolo» è il programma più brutto e più pretenzioso della tv italiana. Qualcuno penserà che in giro c'è di peggio. È vero. Ma «Lucignolo» ha questo di particolare: dopo ogni servizio, la cui raffinatezza indica da sola il livello di una civiltà, restiamo come storditi, esiliati dalla ragionevolezza e vittime di un qualche demone fanfarone: un tristissimo servizio sul ritorno di Lele Mora a Porto Cervo definito «Mora event» (anche lo squallore ha una sua grandezza) con interventi di Nathalie Caldonazzo, Stefano Masciarelli, Marco Balestri e Filippo del «Grande Fratello»; uno sul Billionaire, con Flavio Briatore e Simona Ventura; uno sul Twiga, con Daniela Santanchè e Adriano Galliani (ma per questi servizi Publitalia fattura?).

La presenza di Galliani, grande mentore e vecchio confidente per le questioni di cuore del neo curatore di «Lucignolo» Claudio Brachino, commediografo e saggista, mi ha fatto tornare alla mente una dichiarazione dello stesso Brachino a proposito di giornalismo. A una miss che da grande voleva fare la giornalista Brachino, commediografo e saggista, regalò questa perla: «Ricorda che il giornalismo è un mestiere non un lavoro e bisogna viverlo come una missione». Ecco, appunto. Come testimonia «Lucignolo», inventato dal missionario Mario Giordano. Dev'essere per spirito di missione che a uno viene in mente di mandare l'insopportabile Roberto del Grande Fratello, il commenda, a farsi urlare «stron.. stron..» sulla spiaggia di Mondello o intervistare alcuni politici sulla triste, ultima spiaggia di Capalbio. Grande sfoggio di tette al vento e feroci pettegolezzi (Albano e la Lecciso tornano insieme?) all'insegna della parola più idiota di questi anni, «trasgressione». L'aspetto più fastidioso di «Lucignolo» è la sua sciatteria: non si pone più lo scrupolo della decenza né la sconvenienza del grottesco.

 

(riporto interamente dal Corriere della Sera perchè finalmente qualcuno si è svegliato ed ha capito che razza di programma è quello...finalmente...eppur si muove) 

01/07/2008

Primo Luglio

Sta cominciando Luglio (col bene che ti voglio...) e tra 28 giorni si va anche in ferie (cosa da non sottovalutare assolutamente). Oramai, preso dalla vicende più disparate, seguo poco quello che accade nella politica italiana e credo che sia un bene. C'è una maggioranza che vuole schedare i rom, che vuole schierare l'esercito nelle città in nome della sicurezza, che realizza norme salva-cav. Banana e che, dopo essersi vestito con il bianco di una nuova presunta veriginità politica, non sta facendo un beneamato ehm...per i problemi che stanno rendendo l'Italia uno dei fanalini di coda dell'Europa. Ma tanto...ma che ce frega!!c'è la Lega che grazie al suo boom elettorale detta tempi e modi (si fa per dire perchè rimangono sempre sotto lo schiaffo del cav.), c'è Fini che si fa pizzicare come il peggiore dei corona a spalpeggiare la muliera in maniera moooolto esplicita e poi tutta la cricca dei forzuti italici che pontifica e che meccanicamente ripete le parole del cav.

L'opposizione: ne vorrei parlare ma a parte le giuste considerazioni di Di Pietro sulle intercettazioni del cav. (è un magnaccia, disse,...qualcuno lo pensava uno statista?!?!!ahahahahahaahahahahahahhahah) è assolutamente inesistente, insipida, insulsa ,non riesce a creare consenso ne a creare un vero movimento di opposizione sociale nel paese. Veltroni è assolutamente nullo, senza carisma, ha la capacità di trascinare la gente pari ad una marmotta. Beh dai, tra 28 giorni ci sono le ferie....deo gratias....

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SPAGHETTI ALLO SCOGLIO  

Gli spaghetti allo scoglio, primo piatto a base di molluschi e crostacei, è una pietanza che è spesso una presenza fissa all’interno dei menù di tutti i locali che cucinano pesce; non c’è ristorante infatti che non abbia in lista una propria versione  degli spaghetti allo scoglio.

Le preparazioni e le varianti sono innumerevoli, complici  le località e la stagione in cui gli spaghetti allo scoglio vengono preparati; di sicuro non possono mancare cozze e vongole, regine incontrastate dei molluschi più amati e utilizzati dagli italiani.

Negli spaghetti allo scoglio possono venire usati anche cannolicchi, seppioline, gamberi, scampi; nella versione da noi preparata abbiamo preferito usare ingredienti che possono essere trovati in ogni stagione nei banchi dei pescivendoli in ogni parte di Italia.

Preparazione

Fate soffriggere in quasi tutto l’olio di oliva due spicchi d’aglio, e quando saranno ben dorati, toglieteli e aggiungete gli scampi che avrete precedentemente inciso sull'addome; aggiungete i ciuffi di calamari e fate cuocere brevemente.

Aggiungete le cozze, che avrete lavato molto bene sotto l’acqua corrente, togliendo tutte le impurità: coprite il tegame con un coperchio e fatele aprire. Non appena si saranno aperte togliete loro uno dei due gusci, quello dove non vi è attaccato il mollusco, e fate asciugare leggermente il liquido di cottura, nel quale metterete un cucchiaino di preparato per il fumetto.

 Nel frattempo, in un altro tegame, fate saltare due spicchi d’aglio e l’olio rimasto, e mettete a cuocere i pomodori precedentemente scottati, spellati e strizzati (per fargli perdere il liquido e i semi), e tagliati a pezzettini, fino a quando non si saranno asciugati.
Aggiungete le vongole al resto dei frutti di mare, fatele aprire, e per ultimo aggiungete il pomodoro, gia' cotto nell’altro tegame.

Fate amalgamare brevemente i sapori senza fare restringere troppo il liquido che si sarà creato dall’apertura delle cozze e delle vongole, aggiungendo una generosa manciata di prezzemolo , e pepe secondo i vostri gusti.

Scolate gli spaghetti al dente e terminate la cottura facendoli saltare brevemente nel liquido di cottura dei frutti di mare; per ultimo aggiungete i frutti di mare stessi facendo attenzione a non rompere gli scampi.
Servite subito cospargendo il piatto con prezzemolo fresco tritato e un filo di olio di oliva.

20/06/2008

Riprendiamo Berlino (fuori metafora calcistica)

 

Ti va?!